Quanto è cambiata la scuola da Napoleone ad oggi?

E’ possibile migliorare la scuola ed il modo di apprendere?

Sembra impossibile ma seguimi e comprenderemo cosa è stato fatto,  cosa si può fare e se si sta realmente facendo qualcosa per cambiare, migliorare la scuola!

Quando una cosa è data per scontata, non se ne vede il motivo per cambiarla, modificarla!
E’ dato per scontato che se non perfetta, quantomeno sia impossibile da cambiare!
Questo è il caso della scuola! La scuola come istituzione! Non si può cambiare perchè non c’è nulla da cambiare …. forse!

Inizialmente, nell’alto medioevo, le scuole pur essendo quasi libere, erano frequentate prevalentemente dal clero e fu così fino all’arrivo dei francesi e Napoleone che modificarono la scuola, più che altro per tenere lontani i giovani dall’indottrinamento ecclesiastico, introducendo i livelli di istruzione come li conosciamo anche oggi ( da Napoleone a tutt’oggi!)  Nel 1923, con il primo governo di Mussolini,  il ministro Gentile, porta l’obbligo di frequenza fino a 14 anni ma è solo dal 1963, per aderire ad una riforma internazionale, che verrà messa in pratica. Nel 1996, con l’allora ministro Berlinguer viene proposto di innalzare l’obbligo di frequenza e successivamente, due partiti del centro destra tentano di rimodulare gli anni di frequenza, ma sostanzialmente è rimasto tutto come dall’arrivo di Napoleone!

La scuola, l’istruzione è sempre stata organizzata da preti (prima) e signori influenti dopo, che avendo a cuore il popolo si organizzava per creare strutture adatte ad insegnare alle giovani menti. Il professore per il suo “Status” girava a braccetto con il sindaco ed il parroco. Il professore era la persona che tramandava cultura, era un onore poterlo ascoltare, non gli si poteva far perdere tempo!
Nell’arco del tempo, la classe insegnante è passata sotto le lunghe mani del ministero dell’istruzione, il quale gestisce la scuola e paga gli insegnanti, che vengono assunti previo concorso che ne valuta la loro cultura generale o specifica su alcune materie. In pratica, vengono valutate le loro conoscenze, quindi se hanno nozioni da trasmettere!

Uno dei problemi della scuola, del nostro tipo di struttura educativa, sono quelle che vengono definite “bocciature selettive”, in pratica “se non studi ti boccio!”… ma un momento!

Chi insegnava, fino al 1970 era realmente l’unico in grado di poter trasmettere il sapere, aveva studiato, aveva già seguito tutto il percorso che ora proponeva ai propri studenti, ma oggi… Non è difficile immaginare uno studente di prima media che ha molte più nozioni di tecnologia del suo insegnante, anche perché la tecnologia si evolve in continuazione e per gli adolescenti è più semplice viverci dentro! Conosco bambini delle elementari che divorano qualsiasi informazione relativa alla preistoria, e per divorare, intendo che cercano le informazioni su internet, e lo fanno nelle diverse lingue! Conosco ragazzi che amando i cartoni animati giapponesi li cercano su youtube e ben presto finite le serie in italiano sono costretti a seguirli nella lingua originale e … da soli, non ancora 15enni hanno imparato a parlare in giapponese!

Una volta la cultura era appannaggio di pochi eletti, oggi chiunque, con un telefono ed un po di curiosità può diventare un esperto. Se chiederete aiuto ad uno di quei ragazzi, probabilmente saprà spiegarvi le cose in modo semplice e di facile comprensione, sarà lui che adatterà le informazioni alla vostra cultura, questo per renderle a voi più fruibili, per essere sicuro che possiate capire facilmente!

Non sai veramente una cosa se non sei in grado di spiegarla a tua nonna!
A. Einstein

A scuola però, nonostante i proclami e le riforme, ben poco è cambiato!
In fondo abbiamo gli stessi anni di elementari, medie, superiori ed università! Se sbagli vieni bocciato e ripeti l’anno. Stessa cosa accade se fai troppe assenze, perché non avendo studiato adeguatamente non puoi andare avanti (bocciatura selettiva). Insomma, cosa è cambiato da Napoleone ad oggi? più tento di scrivere qualcosa e più perdo tempo! La verità è che è cambiata l’organizzazione, ma il metodo di studio sono sempre gli stessi: un professore che insegna e gli alunni che devono stare attenti, perché prima o poi dovranno essere interrogati e se non sanno, rischiano la bocciatura!
Questo sistema mi ricorda quelle vecchie case, che per dargli una mano di nuovo veniva applicata della carta da parati sui muri, a coprire la precedente e negli anni le carte avevano creato un notevole spessore! I mobili erano stati verniciati di continuo insomma, entrare in quelle case faceva una sorta di tristezza e tenerezza!
Da talmente tanti anni ci comportiamo allo stesso modo che sembra assurdo anche il solo pensare di poter cambiare qualcosa. Abbiamo sempre fatto così!
Eppure qualcosa si muove, qualcuno sta realmente cambiando!
Ogni tanto su facebook vedo vignette che mostrano i “poveri” professori, che una volta erano coadiuvati dai genitori ( se un professore si arrabbiava, i genitori gli davano il resto) ora invece, se un professore si arrabbia i genitori arrivano di corsa ad inveire contro di lui … poverini, come si permettono questi genitori, ad inveire contro chi deve detenere il potere in una classe?

Ma il potere su cosa? per cosa? abbiamo visto che la cultura, le informazioni sono facilmente accessibili a tutti, quindi cosa dovrebbe fare un insegnante? Ti aiuto, fare in modo che NESSUNO rimanga indietro! La “bocciatura selettiva” ha portato negli anni ad una notevole riduzione culturale. L’Italia è ben lontana dall’essere ai primi posti per cultura e la colpa di chi è? della politica che non aiuta gli insegnanti? dei giovani che non hanno voglia di fare nulla? delle televisioni, dei videogiochi? O forse abbiamo dimenticato la cosa principale, aiutarli a capire? In PNL, nella comunicazione la legge è:

non è importante ciò che parte, è importante ciò che arriva!

Se ciò che trasmetti, non viene compreso, non è colpa del tuo studente, ma tua che non hai trasmesso in modo che capisse! Non ha la tua storia, la tua esperienza, è abituato in un altro modo e se vuoi aiutarlo, devi prima comprenderlo e poi potrai spiegargli in modo che capisca. Così facendo tutti gli studenti della tua classe avranno lo stesso livello di cultura e nessuno rimarrà indietro!  “…oh ma sono tanti! non poco mica insegnare ad ognuno in modo diverso!!”.”..oh ma vieni pagato/a per questo, la tua professione è insegnante, non sei un libro, con il quale se capiscono bene, altrimenti tutto ciò che possono fare è leggere nuovamente il paragrafo!”
E se pensi che ti stia dicendo cose assurde, beh, ecco il jolly!
Mentre noi italiani facevamo riforme, perché il nostro livello di cultura era bassissimo, un altro Stato,all’epoca costituito prevalentemente da agricoltori, avendo lo stesso problema culturale decise di modificare il sistema scolastico. In linea di massima la scuola dell’obbligo era la stessa e nello stesso periodo, dai 7 ai 16 anni, per 9 anni tutti dovevano studiare. Iniziavano a 7 anni, perché avevano notato che quella era l’eta in cui si era più portati ad apprendere e prima di allora si giocava alla materna, nella stessa zona, area, paese!. Per 9 anni gli studenti studiano ma senza pagelle! Non servono! Perché dovendo finire tutti a 16 anni, non si può venir bocciati, quindi, se uno rimane indietro, gli insegnanti si adoperano per aiutarlo a comprendere.

Nessuno rimanga indietro! 
Immagina di aver appena iniziato a camminare, ti danno una bici con le rotelline e ti dicono "hai un mese per impararare" dopo un mese, torni e ti tolgono le rotelline "hai un mese per imparare!" 
torni dopo un mese che hai imparato abbastanza bene, ti tolgono la bicicletta e ti danno un monociclo ed ancora ti dicono: "hai un mese per impararare". 
Torni dopo un mese che hai imparato abbastanza, non benissimo, ma abbastanza. Ti danno una moto e ti dicono "hai un mese per imparare" torni dopo un mese, 
con qualche osso rotto, Hai imparato ad accenderla ed a muoverti, insomma qualcosa sai fare. Ora ti danno una moto da corsa e ti ripetono: "hai un mese per imparare a correre in pista come quei professionisti" ... ecco, così è la scuola. Ti danno un mezzo e tocca a te imparare ad usarlo a sufficienza, fino a quando il mezzo sarà troppo potente per te e sarai costretto a smettere! 
Nessuno rimanga indietro significa che già dalla bici, si viene aiutati a diventare esperti, non si va avanti se non hanno capito tutti alla perfezione e solo dopo si andrà al passo successivo!

Dai 7 ai 16 anni sono pur sempre ragazzi che hanno voglia di divertirsi, e tenerli in classe per ore non è facile, quindi gli orari sono divisi in blocchi di 45 minuti, seguiti da 15 minuti di pausa. Non esiste che un professore gestisca una lezione di 2 ore consecutive, sarebbe come sfinire uno studente ( anche qui,ma la cultura prima di tutto, anche a costo di non capirla per sfinimento)!

Ad oggi, la scuola in Finlandia è al primo posto per cultura e sistema di istruzione. Il loro sistema scolastico è il più avanzato contro il nostro che ci ha relegato al 30simo. A qualcuno potrebbe venire il dubbio che gli insegnanti vengano trattati meglio ma no, non è così! Gli insegnanti vengono assunti anche mediante ricerca del personale, attraverso i giornali. Ed ogni insegnante per diventare tale deve seguire un tirocinio, che lo porterà ad imparare ad insegnare, e per almeno un paio di anni verranno valutati prima di poter dire di essere dei veri insegnanti, ma, anche quando diventeranno insegnanti, il loro stipendio sarà pur sempre più basso degli insegnanti italiani ( ma ad onor del vero, non ho controllato se anche loro hanno un sistema tassativo così oneroso come il nostro)! Perché lo fanno? Perché insegnare è un piacere quando lo si fa per gli studenti e sopratutto quando nessuno rimane indietro!

Ad oggi, solo pochi professori possono essere definiti insegnanti ( coloro che “insegnano”), in mancanza di alternative, dobbiamo adoperarci affinché, ciò che viene trasmesso dai professori e dai libri ( purtroppo, troppo spesso la stessa cosa) sia di facile apprendimento. Quindi, dato che le cose non cambiano, cerchiamo sistemi e tecniche per apprendere al meglio e prima o poi le stesse scuole ci aiuteranno, perché è fuor di dubbio che apprendere serve, lo sappiamo tutti, ma se lo si rende complicato, a cosa serve la scuola dell’obbligo? Tanto non la si sfrutta. si danno esami (a volte si pagano per accelerare il processo), si prende il diploma e sono tutti felici e contenti!

Ma è solo studiando che possiamo diventare liberi, liberi di scegliere il nostro futuro, qualunque futuro sogniamo, perché è proprio la semplice accessibilità alle informazioni che rende più semplice ottenere e poi raggiungere i nostri sogni!
Nelle scuole più avanzate ( all’esterno) si insegna a progettare imprese. Non importa che sia  realmente fattibile, importa il capire come si fa, la capacità di creare aspettative verso le proprio conoscenze e non dall’esterno. In Italia, finito di studiare si cerca “un posto di lavoro” e non “un lavoro”. la differenza? Con il primo viene pagato per insegnare, con l’altro sei li per un compito da portare a termine!

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Riferimenti:
Un professore americano ( sono al nostro livello per sistema scolastico) che racconta il suo arrivo in un istituto elementare ad Helsinky
La scuola in Finlandia ( in Inglese)

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