Studiare con i figli? perchè per loro è difficile studiare e … un trucco imperdibile per farlo in modo divertente

Studiare con i propri figli può essere un’esperienza imperdibile per entrambi, a patto di usare un trucco indispensabile!

Siamo in piena estate, ed anche se il tempo quest’anno non ha ancora preso una direzione definitiva, qualcuno è già al lavoro ( o lo è ancora) sui compiti estivi! La differenza da quelli settimanali o giornalieri è che questi servono per tenersi allenati e non dimenticare nulla del precedente programma …. perché lo si dimentica?
Il tenersi allenati, mi vede anche d’accordo, ma non l’accanimento!

Dal mio punto di vista, preferisco che ci si alleni a studiare, a come studiare, per imparare a velocizzare le

tecniche di studio! Il problema è che se nessuno le insegna, difficilmente i ragazzi potranno apprenderle da soli!
Certo, dovrebbero impararle a scuola ma, come ho più volte detto, non mi risulta esista per gli insegnanti un esame sulle tecniche di studio, sui metodi di insegnamento, per cui, se hai studiato, hai i punti necessari ad accedere al concorso, sarai quindi titolato, capace di insegnare!

Nel mondo reale è importante sapere, ma mai quanto saperlo comunicare!

Sembra che la comunicazione, la socializzazione, l’organizzazione non siano materie indispensabili per insegnare! Quindi si finisce con i compiti a casa, sopratutto durante le vacanze. Perché i nostri ragazzi, non ricordano nulla! La cosa più strana è che talvolta si ha l’impressione che non abbiano fatto nulla di ciò che devono studiare! Sembra che lo leggano per la prima volta! La colpa è loro, perché non si impegnano!…. se qualcuno gli spiegasse come fare sarebbe meglio, ma se neanche loro sanno come … i risultati sono sotto gli occhi di tutti! E se da una parte, abbiamo un esiguo numero di studenti che completano tutti gli anni di studi, il numero di ragazzi che trova il lavoro per cui hanno studiato si riduce ancora di piu … ma se avessero imparato a comunicare, ad adattarsi alle esigenze? Non dimentichiamo che l’arte comunicativa ha consentito ad alcuni nostri politici di essere eletti!

Ma torniamo ai compiti, perché tornati a casa, a chi toccherà l’onere di farli studiare? Dopo ore di scuola, dover continuare a studiare non è proprio il massimo della gioia e noi, da genitori, cosa dobbiamo fare? Magari al ritorno da una stressante giornata di lavoro? : Studia, è importante, perché un giorno ti sarà utile!

Il nostro cervello però, non percepisce il “dopo” ma “l’ora”, il “qui, “l’adesso”! Puoi anche essere cosciente che ciò che stai facendo ora sia importante per il tuo futuro, perché a fine mese prenderai uno stipendio ma, se hai litigato con il tuo compagno, o compagna, la tua mente, per quanto cercherai di pensare ad altro sarà sempre li e se ti squilla il telefono, la prima idea non sarà di certo: “gli rispondo dopo perché ora sto lavorando!” ( si ok, altre volte è questo il pensiero, ma poi si passa il resto del tempo a pensare a cosa avrebbe detto!)

Insomma, essendo importante il “qui” e “l’ora”, è assolutamente normale per un bambino, non aver voglia di fare cose che lo distraggano da quello che dovrebbe fare! Divertirsi! Potrai spedirlo a fare i compiti ma alla fine, per ottenere dei risultati validi, dovrai aiutarlo e studiare con lui!

Voglio farti notare, che se gli neghiamo l’aiuto, sarà come dire che i compiti sono difficili e noiosi, quindi è giusto non aver voglia di farli e se ti senti rispondere “sono stanco, non riesco a farli ora!” Magari dopo una giornata passata a giocare. Non avrà fatto altro che imitarti! “ora sono stanco, ho lavorato tutto il giorno! dammi un attimo e vengo a giocare con te!” ( che fregatura essere genitori 🙂 )

Quindi?
Quindi devi aiutare i tuoi figli, ma devi farlo in modo che si divertano e sia subito utile ciò che devono imparare!

Il trucco è estremamente semplice ed utile anche per gli studenti … di livello avanzato!

Prima di tutto identificate il lavoro che dovete fare. Non serve dire: “devi studiare da pag.20 a pag.25”, i numeri non sono cose da studiare e le pagine sono anonime, se invece dicessi: “Ok, cosa spiegano quelle pagine? Cosa ci troveremo scritto?” Il suo cervello avrà iniziato a ragionare, a recuperare ciò che ha sentito, anche se distrattamente, a questo punto potrete iniziare a leggere il primo paragrafo e con questo iniziare a giocare creando delle storie partendo da domande del tipo: “cosa faresti se fossi al suo posto?
Attenzione, la cosa piu importante è che sia divertente! Non è importante che la risposta sia corretta, ma che sia fantasiosa, creativa! In qualche caso, potrebbe avere qualche difficoltà. Gli è sempre stato detto che la scuola è una cosa seria e di punto in bianco sentire dai propri genitori che ci si deve divertire potrebbe disorientare! … 😀

Comunque continuate, create insieme, mentalmente, delle scenette e poi, da bravo genitore, riprendi in mano le redini e prosegui con un semplice:” ok, invece come è andata veramente?” a questo punto avrai la strada spianata per vedere il resto della storia.


Prima di andare avanti però, scrivi su di un foglio di carta una parola che indichi il paragrafo che avete appena letto, collegandolo ad un titolo che avete dato all’argomento che state studiando. In pratica state costruendo una mappa mentale dell’argomento. Continuate con il paragrafo successivo, fantasticate e scrivete una parola sulla mappa, collegandola gerarchicamente a quella che la precede. Andate avanti così fino al termine dei compiti, poi lasciategli il foglio con la mappa e chiedetegli se riesce a comprenderne il senso!

Vedrai che nel ripeterti la lezione, per mostrare che l’ha studiata, sarà velocissimo nel leggere la mappa, ma continua a ridere, perchè sta giocando! “fai il serio e spiega quello che vedi scritto sulla mappa!“Vedrai che avrà appreso perfettamente la lezione e sopratutto, la ricorderà per molto tempo e se ne avesse bisogno, la mappa mentale sviluppata, lo aiuterà a recuperare le informazioni dalla memoria!

Aiutare i tuoi figli a studiare, può essere un’esperienza divertente. Il tuo compito è di guidarlo. Non dimenticare che lui già sà molte di quelle cose, le ha studiate a scuola. O meglio, come capita spesso, la maestra leggeva, poi spiegava e gli alunni dovevano stare in silenzio per non distrarsi.

Se un tuo interlocutore ti dicesse di stare in silenzio ad ascoltare, le tue labbra potrebbero smettere di muoversi ma la tua testa si esprimerebbe o rimarrebbe concentrata?

Quindi, tutto ciò che si dovrà fare è giocare e coinvolgerlo, fare in modo di fargli vivere ciò che trova sui libri, che siano personaggi storici, aerei che sorvolano interi paesi, numeri primi o cellule! Utilizzando la creatività e la fantasia, innata in ogni bambino!
Da grandi gli sarà richiesta duttilità, fantasia, nuovi modi di operare! Il mondo del lavoro cambia e lo vediamo dall’estinzione di molti tipi di attività, non possiamo ne dobbiamo bloccare il loro diverso modo di pensare solo perché non lo comprendiamo in pieno! Loro, molto spesso non comprendono noi, ma dato che sappiamo articolare meglio le risposte, riusciamo a convincerli … e poi siamo i genitori, come fanno a non crederci? ( si si c’è un limite a tutto, non vi scaldate! va letto nel contesto, quindi non rompete per dire la vostra in un contesto che non c’entra! :-D).

Il segreto è tutto qui! creare la condizione migliore perché le informazioni che deve imparare, servano subito, siano immediatamente utili!

Serve solo iniziare, se nessuno ti ha mai spiegato nulla di tecniche di studio, potrai divagare un po troppo, ma non fa male, anzi aiuta a divertirsi, piano piano si diventa esperti e sopratutto, veloci!

Riguardo le mappe mentali… il nostro cervello non sopporta i buchi vuoti, quindi cerca le informazioni per colmarli e se ha due parole collegate tra loro, automaticamente recupererò le informazioni necessarie a colmare il vuoto!
Benvenuti nel mondo delle tecniche di studio

P.S.
Studenti grandicelli, i vostri libri sono più complessi e potrebbe impaurirvi questo metodo, ma se lo aveste appreso dalle elementari, oggi sareste velocissimi e non avreste problemi a ricordare la lezione! Si studia dai 5 anni  ai 20 ( ed oltre) imparando da piccoli ad utilizzare un metodo, si diventa inevitabilmente veloci!
Per i genitori invece, iniziare dalle elementari vi consente di mettere le basi e dopo poco tempo saranno in grado di fare da soli e da soli si renderanno conto della qualità del loro lavoro! … magari chiedendovi ancora di aiutarli.
Quel paio di ore, passate a studiare con i vostri figli, varranno oro e se scoprire che le maestre gli copieranno gli appunti, le mappe mentali, sarete anche esageratamente orgogliosi dei vostri ragazzi!
Benvenuti nel mondo delle tecniche di studio, ed orgogliosi genitori nel vedere che basta poco perchè già da piccoli ottengano dei favolosi risultati!

Qualche video per aiutarti a studiare con i tuoi figli dal mio canale Youtube

  

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